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Le risate di Zanza, comico disabile, contro ipocrisie e luoghi comuni

“La libertà comincia dall’ironia”, sosteneva Victor Hugo.

E libero di scherzare – a suon di battute fulminanti – su un tema delicato come quello della disabilità si sente il comico Zanza, al secolo David Anzalone. Forse perché disabile è lui stesso, affetto dalla nascita da tetraparesi spastica. Marchigiano di Ancona, classe 1976, Zanza non vive il suo handicap come un limite. Al contrario: è scrittore, autore di testi teatrali e ospite abituale in televisione (“così ho più successo con le donne”, ha scherzato).

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Fin dalla più tenera età David ha capito che ironia e autoironia potevano essere le armi vincenti contro il rischio di emarginazione.

zanza-david-anzalone-disabileFar ridere gli altri è sempre stato il suo modo per integrarsi, per abbattere quelle barriere – anzitutto mentali- che spesso la società costruisce attorno ai disabili, fatte di luoghi comuni e striscianti ipocrisie.

Già a partire dal 2005 Zanza ha messo in piedi il progetto teatrale dal titolo “Targato H”, sul quale è stato scritto: “Sul palco David Anzalone illustra col sorriso gli equivoci quotidiani sulla disabilità senza cedere ai falsi perbenismi o ai facili ammiccamenti. Anzi, spiazza con la sua comicità: un concentrato di colpi di scena, sagacia, ribaltamenti di prospettiva. Le sue performance costringono a rivedere il concetto di “normalità”. 

Anzalone ha raccontato più volte un aneddoto sulla sua carta di identità, quasi un segno del destino in vista del suo futuro da comico: “Mi scrissero “professione: handicappato. Segni particolari:nessuno”. Come non potevo riderci su? Mi ha sempre affascinato l’esame del rapporto tra la società e il mio corpo, e capii presto che quest’ultimo, se adeguatamente allenato, poteva diventare un dirompente mezzo di comunicazione”. 

Sul suo show, “Targato H”, Zanza ha dichiarato: “L’obiettivo è quello di abbattere i tanti tabù ancora esistenti sul tema della disabilità. Ridicolizziamo le paure del “diverso” e il finto buonismo, e vi assicuro che tantissimi dei portatori di handicap presenti in sala hanno detto che aspettavano da tanto che si trattassero così queste tematiche”. 

Guarda il video:

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