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Turismo accessibile e disabilità

Parlare di turismo accessibile e vacanze per disabili significa prestare attenzione al tema delle vacanze per tutti e alla portata di tutti: un turismo senza ostacoli né barriere, per permettere anche alle persone con disabilità di trascorrere un periodo di riposo in autonomia e con dignità.

Turismo accessibile, però, non significa solo turismo per disabili, ma anche turismo per le persone anziane o per chi ha particolare esigenze e necessita di agevolazioni per viaggiare.

Vediamo, quindi, in questo articolo come è la situazione in Italia quando si parla di vacanze per disabili, dato che anche nel nostro Paese sono stati fatti negli ultimi anni tanti passi in avanti e anche le iniziative a favore di questo tipo di turismo si sono moltiplicate.

L’unico punto debole rimane la situazione del trasporto pubblico locale, ma non ci sono dubbi sul fatto che la situazione è destinata a migliorare nei prossimi anni. Giova porre in evidenza che la problematica si sarebbe risolta da tempo se avesse trovato piena applicazione la legge 104 del 1992. Con riferimento alla mobilità e al trasporto delle persone con disabilità, la legge in questione contiene infatti delle prescrizioni molto valide.

Turismo accessibile

Turismo accessibile: la situazione sul tema vacanze per disabili

Parlare di viaggi per disabili e vacanze per disabili significa affrontare un tema di rilievo sociale. Oggi la realtà della disabilità coinvolge non più solo le strutture ricettive, ma anche bar, ristoranti, musei e luoghi di intrattenimento fino ai bed& breakfast.

Il primo aspetto da considerare è che il turismo, il viaggio e la vacanza sono un diritto di tutti, comprese le persone disabili, anzi proprio per queste è un’occasione di inclusione sociale.

Ricordiamo, infatti, che il settore della disabilità non è un settore di nicchia, ma riguarda milioni di persone dato che sono considerate disabili anche le persone con esigenze specifiche, come gli anziani.

Fa, però, ben sperare la crescente attenzione sul tema dimostrata dal diffondersi di convegni e seminari sul turismo accessibile e sulla disabilità e la crescente formazione e adeguamento di chi opera nel settore turistico in Italia. L’obiettivo comune è permettere al disabile di spostarsi in autonomia, utilizzando i mezzi di trasporto pubblici senza dover gravare su eventuali accompagnatori.

Turismo accessibile: i diritti delle persone con disabilità

Parlare di vacanze per disabili significa mettere sul tavolo anche il tema della progettazione universale, inserito nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Nel testo si impone la necessità di considerare la diversità sociale di ogni individuo fin dalla nascita, organizzando gli spazi interni ed esterni per la massima accessibilità, in completa autonomia, ad ogni persona. Un sistema che si basa, quindi sull’inclusione sociale, e che va a beneficio non solo degli anziani, ma anche dei disabili.

Oggi viviamo in un mondo in cui l’età media si alza sempre di più, creando un peso sempre maggiore sulle strutture pubbliche dati i problemi connessi all’invecchiamento e alla disabilità.

Eppure si riscontra ancora indifferenza e una visione miope da parte degli operatori del settore, restii a investire per migliorare l’accessibilità delle strutture o abbattere le barriere architettoniche, anche se le prime leggi risalgono a mezzo secolo fa.

Viaggi per disabili e barriere architettoniche

Le barriere architettoniche rappresentano uno dei principali punti da trattare quando si parla di turismo accessibile ai disabili e non sempre è un tema semplice da far capire a chi non si trova in questa condizione.

La barriera architettonica in senso stretto, intesa come ostacolo fisico, come l’altezza del tavolo, una porta troppo stretta, una scala senza scivolo per la carrozzina o una scala interna priva di montascale non è, infatti, l’unico tipo di problema che il disabile deve affrontare in vacanza.

Esistono, infatti, anche barriere architettoniche sensoriali, che possono impedire il viaggio ai disabili di tipo cognitivo, uditivo o visivo. Pensiamo a stazioni e aeroporti privi di tabelle con i riferimenti in braille o alle strade cittadine con semafori senza segnalazioni rumorose.

Sono piccoli dettagli per chi progetta l’ambiente, ma rappresentano strumenti essenziali per il disabile che vuole viaggiare in autonomia.

L’Italia e il Libro Bianco sul Turismo per Tutti

Parlare di turismo accessibile in Italia significa anche citare il Libro Bianco sul Turismo per Tutti del 2013. Tuttavia, pur essendo il tema molto sentito anche dalle istituzioni, ancora oggi l’accessibilità e la vacanza a misura di disabili sono argomenti nebulosi.

Come detto, infatti, il turismo accessibile non è solamente quello che si rivolge alle persone con disabilità fisica, ma anche al più ampio numero di persone con disabilità motoria (in sedia a rotelle, sedie con motore o semplici difficoltà di deambulazione), persone con disabilità sensoriale (non vedenti, ipovedenti, non udenti o ipoudenti) e persone con disabilità cognitiva.

A livello più ampio, però, si possono includere tra le categorie di persone con esigenze specifiche anche gli obesi, gli autistici, i genitori con passeggino, le donne in gravidanza e le persone con particolari esigenze alimentari per ragioni fisiche o culturali.

La Carta dei diritti del turista

Pochi sanno che in Italia è attiva la Commissione “per la promozione e il sostegno del Turismo Accessibile”, che vuole mettere al centro del sistema turistico i bisogni di ogni persona.

La Commissione considera il turismo accessibile la massima espressione della civiltà e per questo in Italia è stata realizzata la Carta dei diritti del turista.

Conclusioni

Permettere al disabile di accedere a un nuovo turismo accessibile è sicuramente un impegno non di lieve entità, per questo le istituzioni hanno definito delle apposite linee guida, con l’obiettivo importante di eliminare ogni tipo di barriera architettonica e sensoriale.

Molto spesso, infatti, la percezione della disabilità aumenta se viene a mancare l’autonomia personale e sicuramente bastano coraggio ed esperienza per eliminare ogni ostacolo fisico e culturale, permettendo anche al disabile di fare il turista in Italia.

Concludiamo questo post segnalandoti un sito web, che indica spiagge, strutture e servizi turistici a misura di disabile per facilitarti la ricerca della tua vacanza ideale.

A questo punto non ci resta che augurarti buone vacanze.

Hai una struttura turistica e vuoi renderla più accessibile? Possiamo esserti d’aiuto, contattaci per richiedere maggiori dettagli, una consulenza ed un sopralluogo gratuito di un nostro tecnico.

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