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Sue Austin sirena in carrozzina e le sue evoluzioni sott’acqua.

Sue Austin sott'acqua con la sua carrozzina

 

Affrontando i mille temi legati alla disabilità, su queste pagine abbiamo più di una volta raccontato storie straordinarie. Vi abbiamo fatto conoscere padri coraggiosi, “eroi” della solidarietà verso i più deboli, talenti pronti a spiccare il volo a dispetto di ogni (presunta) diversità derivante dall’handicap.

Quello che vi mostriamo oggi, però, ha davvero dell’incredibile. Sue Austin, performer statunitense costretta da sedici anni in carrozzina a causa della encefalomielite mialgica, ha voluto dimostrare al mondo intero che non esistono barriere alla forza di volontà, alla voglia di dimostrare che non c’è niente che un disabile non possa fare rispetto a un normodotato, si trattasse pure di immergersi negli abissi marini.

Ed è esattamente quello che la Austin ha fatto; modificando la sua carrozzina con l’applicazione di due propulsori e una “pinna” a pedale con funzione di timone, la performer ha realizzato degli straordinari video che la immortalano mentre volteggia con eleganza tra pesci tropicali e banchi di corallo del Mar Rosso. sue-austin-carrozzina-acquaLa Austin ha voluto intitolare “Creating the Spectacle” questa sua esperienza filmata, in merito alla quale ha dichiarato: “Quando fui costretta a ricorrere alla carrozzina elettrica, mi sentii quasi invisibile per il resto del mondo. Cominciai a ragionare su come poter scendere a patti con la mia condizione, fino a convincermi che il ricorso a questo ausilio poteva restituirmi libertà e gioia di vivere”. 

La donna ha così realizzato che non devono esistere limiti alla libertà e all’autonomia dei movimenti e degli spostamenti: “Le cose che puoi fare tu, posso farle anche io. Questo è diventato il mio motto, e con questo spirito ho dato corso all’avventura di “Creating the Spectacle”. La differenza come valore? Sue Austin non ha dubbi: “Il mio consiglio a chi condivide la mia stessa condizione è quelli di non concentrarsi sulle limitazioni o sulle perdite, ma di scoprire nuovi punti di vista, nuove prospettive, con la gioia di vedere il mondo con occhi nuovi”. E sull’idea di una carrozzina subacquea? “Facciamo tutti parte di un’opera d’arte. Guardare una cosa mai vista prima, convincersi che esiste e che funziona aiuta ad aprire la mente a nuovi orizzonti”.

Guarda il video:

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