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Dove sono le spiagge accessibili in Italia?

Anche se questa primavera ci ha riservato non pochi giorni piovosi, l’aria dell’estate inizia comunque a farsi sentire. Si sa, insieme ad essa arriva per forza di cose anche quella delle vacanze. Ma se organizzare le vacanze estive è un impegno che può essere gravoso per tutti, per le persone disabili o con difficoltà motorie le difficoltà aumentano. Come scegliere la meta del proprio viaggio? Quali attività offre il nostro Paese a chi si muove in carrozzina, o magari a chi presenta delle disabilità visive?

ragazza in carrozzina

Ebbene, nelle ultime settimane abbiamo volto lo sguardo verso le montagne, indicando alcuni magnifici itinerari accessibili sulle Dolomiti e dei stupendi percorsi ciclabili per tutti sull’Appennino emiliano-romagnolo.

Oggi, invece, vogliamo abbassare lo sguardo verso le spiagge italiane, veri e propri luoghi clou dell’estate.

Ma quali sono i lidi accessibili per tutti, che non presentano dunque barriere architettoniche che possono rendere difficoltoso o persino impossibile l’accesso ai disabili?

Alla ricerca di spiagge accessibili

Purtroppo, in Italia le spiagge realmente accessibili sono ancora poche.

Come ha affermato già l’anno scorso Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, si parla di un numero inferiore al 5%. Le barriere architettoniche e gli ostacoli che si frappongono tra l’utilizzo della spiaggia e i disabili sono del resto tantissimi. Si passa dalla presenza di scalini senza montascale all’assenza di passerelle per arrivare fino all’acqua.

Se però le spiagge accessibili sono ancora poche, va sottolineato che, anno dopo anno, stanno aumentando. Sul fronte dell’accessibilità del mare, insomma, siamo ancora indietro, ma qualcosina si sta muovendo, seppure lentamente.

A dimostrarlo c’è il portale Mare di Legambiente il quale, oltre a indicare lo stato di conservazione del territorio, il livello di pulizia, la qualità dell’accoglienza, l’interesse storico-culturale della zona e la sostenibilità degli stabilimenti, indica anche la presenza di servizi per disabili motori.

Dove sono le spiagge italiane accessibili?

Come dimostra il sito di Legambiente, a vantare il maggior numero di spiagge accessibili sono i litorali toscani, veneti e romagnoli.

Ma come fa una spiaggia a divenire realmente accessibile?

Beh, le possibilità sono infinite, così come del resto i miglioramenti successivi. La prima spiaggia propriamente pensata per accogliere i disabili è stata quella veneta di Nemo, a Jesolo. Qui, infatti, sono state realizzate 56 piazzole dotate di ombrelloni e lettini concepiti appositamente per le persone disabili.

Ma quella è stata solo la prima, ed è servita soprattutto a dare il buon esempio. Diverse, come anticipato, le iniziative messe in campo presso le spiagge più virtuose.

Oltre alle passerelle e alle piazzole, altri lidi si sono per esempio dotati di bocciofile a prova di carrozzina e di pedalò da azionare con le mani anziché con le gambe, per permettere a tutti di solcare placidamente le onde marine.

Le vere spiagge accessibili sono però quelle dotate di speciali lettini che permettono ai disabili di arrivare in acqua da sdraiati, senza quindi il minimo sforzo o ostacolo.

C’è di più: a Cervia, lungo la costa romagnola, è possibile approfittare del servizio “Un bagnino per amico“. Che, oltre alle sedie speciali per raggiungere l’acqua mette a disposizione dei disabili anche un operatore specializzato, per godersi appieno e in tutta sicurezza il meritato bagno.

Come detto, c’è ancora tanto da fare, ma le buone intenzioni, qui e là, sono sicuramente apprezzabili, e sicuramente degne di nota.

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