Il montascale e servoscala in Toscana.

La Regione Toscana prevede la concessione, tramite i Comuni, di contributi per il superamento delle barriere architettoniche.

Per richiedere il contributo è occorre presentare una domanda debitamente al Comune di residenza ovvero dove è situato l’immobile oggetto dell’intervento. La domanda, da presentare entro il 31 dicembre di ogni anno, dovrà contenere la descrizione delle opere da realizzare, delle attrezzature da acquistare e da installare, l’indicazione del preventivo di spesa e la dichiarazione attestante che i lavori non sono stati iniziati o realizzati.

Anche l’installazione di servoscala o montascale rientra nelle fattispecie per cui si può avanzare domanda per i contributi.

Eliminazione barriere: norme di riferimento per la Toscana

  1. Legge Regionale 47/1991: “Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche” (testo concordato aggiornato al 09.08.2011);
  2. Legge Regionale 66/2003: “Modifiche alla legge regionale 9 settembre 1991, n. 47 (Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche)”;
  3. Legge Regionale 65/2004: “Modifiche all’articolo 5 ter della legge regionale 9 settembre 1991, n. 47 (Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche)”;
  4. Decreto del Presidente della Giunta Regionale (DPGR) 11 R/2005: “Regolamento di attuazione dell’articolo 5 quater della legge regionale 9 settembre 1991, n. 47 (Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche)”;
  5. Legge Regionale 40/2011: “Modifiche alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio), alla legge regionale 9 settembre 1991, n. 47 (Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche), alla legge regionale 8 maggio 2009, n. 24 (Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente) e alla legge regionale 8 febbraio 2010, n. 5 (Norme per il recupero abitativo dei sottotetti)”.

Legge Regionale Toscana 47/1991

Contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Il cittadino affetto da menomazioni o limitazioni permanenti di carattere fisico, sensoriale o cognitivo può presentare domanda all’Ente competente per territorio per richiedere un contributo economico per l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti nella propria casa di residenza.

Le domande verranno esaminate da una commissione medica e tecnica. Al termine della valutazione sarà composta una graduatoria in base alla quale verranno di seguito concessi i contributi, sino ad esaurimento dei fondi stanziati.

Le domande non evase per insufficienza di fondi restano valide per i due anni successivi, al termine dei quali, se non liquidate, decadranno definitivamente dalla graduatoria.

I lavori di adeguamento dovranno essere avviati solo dopo aver presentato la richiesta, pena la nullità della medesima.

Richiesta e documentazione

La richiesta può essere inoltrata a per la casa di residenza, oppure anche per l’abitazione nella quale il cittadino vuole trasferirsi a patto che:

  • si tratti di edificio già esistente;
  • il richiedente vi stabilisca la propria residenza anagrafica entro tre mesi dalla comunicazione da parte dell’Unione dell’ammissione al contributo.

La domanda deve essere proposta, corredata da apposita marca da bollo da 16 euro, dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, utilizzando l’apposito modulo. Il modulo deve essere compilato in ogni parte, firmato dal richiedente e consegnato, insieme ai documenti da allegare, in una delle seguenti modalità:

  • di persona
  • con raccomandata A/R
  • con PEC
  • domanda bollata (€ 16), contenente anche la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, in cui indicare, oltre i dati anagrafici, le barriere architettoniche presenti nella casa e gli interventi per il loro abbattimento o superamento;
  • copia documento di identità;
  • certificato medico attestante la disabilità totale del richiedente ovvero l’invalidità o limitazione permanente di carattere fisico, sensoriale o cognitivo. Il certificato deve essere già in possesso dell’interessato al momento dell’inoltro della domanda.
  • preventivo di spesa e progetto dettagliato relativi alle opere edilizie direttamente finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • preventivo di spesa e documentazione tecnica relativi all’acquisto e installazione di attrezzature finalizzate all’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • copia della dichiarazione dei redditi o Cud del richiedente disabile o del familiare che lo dichiara a proprio carico ai sensi dell’art. 12 del D.P.R. 917/1986;
  • benestare del proprietario dell’unità immobiliare, alla realizzazione degli interventi con documento di identità (da allegare solo nel caso di richiedente diverso dal proprietario);
  • copia del verbale dell’assemblea condominiale con documento di identità dell’amministratore laddove sia costituito il condominio, oppure nel caso in cui non sia costituito, autorizzazione scritta degli altri proprietari con relativi documenti di identità (da allegare qualora nell’immobile oggetto dell’intervento finalizzato al superamento di barriere architettoniche siano presenti parti condominiali).

Contributi e graduatorie

La Regione pubblica la graduatoria dei soggetti che hanno diritto al contributo entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di presentazione delle domande.

Il punteggio viene poi assegnato in relazione alla gravità della disabilità e in relazione alla congruità degli interventi con la disabilità accertata e con le esigenze di vita domestica dell’interessato. A parità di punteggio viene data precedenza al soggetto con reddito più basso.

Il contributo è così calcolato:

  • per la realizzazione di opere edilizie, in misura non superiore al 50% della spesa effettivamente sostenuta, comprese le spese tecniche, e comunque non oltre la somma di € 7.500;
  • per l’acquisto e installazione di attrezzature, in misura non superiore al 50% della spesa effettivamente sostenuta e comunque entro un tetto massimo di € 10.000.

Download “Legge regionale Toscana 47/1991”

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Download “Legge regionale Toscana 66/2003”

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Download “Regolamento di attuazione art.37 l.r. 1/2005”

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Alcuni esempi di montascale e servoscala installati in Toscana:

Servoscala a poltroncina a Prato
Servoscala a poltroncina a Prato