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Ni Zhen, il disabile che sfida le antiche tradizioni della Cina

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“Nel mio paese i portatori di handicap sono considerati soggetti meno capaci rispetto ai normodotati. Per questa ragione vivono ai margini della società e sono esclusi dagli affari pubblici e sociali”.

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A raccontarlo è Ni Zhen, trentenne originario della provincia dello Shandong. Il giovane è cieco dalla nascita, questo non gli ha impedito di coronare il suo sogno: prima il master in Inghilterra, alla Durham University, ora il corso di laurea in Giurisprudenza ad Hong Kong.

Ciò che è riuscito a Ni Zhen è ancora utopia per molti coetanei del suo Paese: “Dalle mie parti è praticamente impossibile per chi è colpito da disabilità provare l’ascesa sociale. Il settore dell’istruzione, in particolare, è molto carente: ai portatori di handicap è precluso l’accesso alla formazione superiore”, ha raccontato il ragazzo.

Quanto sostenuto dal giovane cinese è confermato da un recente rapporto dello Human Right Watch, secondo il quale oltre il 40% dei disabili in Cina è analfabeta. Inoltre, il 28% dei bambini non frequenta la scuola, con inevitabili conseguenze in ottica occupazionale. Ni Zhen lancia un appello ai suoi coetanei, e le sue parole vogliono suonare come una voce di speranza: “Internet e i pc sono strumenti straordinari. Occorre accettare la disabilità, lavorare duramente e non rinunciare a sé stessi. Laddove le istituzioni sono assenti o latitano, il disabile con l’ingegno e l’impegno può raggiungere gli stessi risultati degli altri, se non superiori”.

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