Home » Blog » Cittadini e Tutele » Le competenze dell’INPS nella Legge 104

Le competenze dell’INPS nella Legge 104

Per la richiesta della legge 104 INPS è necessario essere in una condizione di disabilità o handicap grave secondo quanto definito dalla normativa. Ovvero persone con minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, che portano a difficoltà di apprendimento, relazioni, integrazione lavorativa a cui fa seguito una situazione di emarginazione e svantaggio sociale.
Legge 104 INPS: le competenze dell'istituto previdenziale
Tale situazione può essere presente dalla nascita o acquisita nel corso della vita e l’INPS ha definito la legge 104 proprio per assicurare una serie di benefici al lavoratore disabile o con handicap grave oppure al genitore che lo cura e sostiene.

Ruolo dell’INPS nel far rispettare la legge 104

Pochi sanno che uno degli Istituti che ha il compito di far rispettare la legge 104 è proprio l’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale). Nel dettaglio l’INPS garantisce l’accesso ai benefici della legge 104, ricevendo le domande e gestendole con un sistema informatico all’avanguardia.

Nel caso dei lavoratori privati, in particolare, si occupa di seguire tutto il processo del disabile o dei suoi familiari per il godimento dei diritti della legge 104. In questo modo lo agevola nell’ottenimento dell’accesso ai servizi e ai vantaggi garantiti a livello lavorativo e fiscale. Nel caso di dipendenti di enti pubblici, invece, è il responsabile dell’ufficio di competenza dell’amministrazione a occuparsi della domanda legge 104 all’INPS.

Per presentare la domanda gli utenti possono affidarsi al sistema informatico dell’Istituto di Previdenza Nazionale.

INPS e legge 104: i permessi retribuiti

L’INPS è il soggetto che si occupa direttamente dei permessi retribuiti di cui godono il lavoratore con disabilità grave e i suoi familiari ed esiste un servizio dedicato per fare domanda, nel rispetto dei requisiti della legge 104.

Inoltre, a disposizione del lavoratore c’è un Contact Center gratuito per parlare con un operatore qualificato e ottenere tutte le informazioni necessarie ad aprire la pratica e fare domanda. Oltre a contattare direttamente l’Istituto Nazionale di Previdenza, è possibile affidarsi ai servizi telematici offerti dagli enti di patronato.

In breve la legge 104 stabilisce che si possono ottenere tre giorni di permesso mensile retribuito oppure due ore al giorno o, ancora, chiedere un congedo retribuito di due anni, anche in modo frazionato.

I requisiti per accedere ai benefici della legge 104 INPS

Per accedere ai benefici previsti dalla legge 104 INPS il lavoratore disabile deve essere dipendente e assicurato per le prestazioni economiche presso l’INPS. Una commissione medica integrata appositamente costituita presso l’ASL di competenza o l’INPS stesso verifica la situazione di gravità della disabilità del soggetto. Alla commissione partecipano:

  • Un medico dell’INPS;
  • Un operatore sociale.

La natura della invalidità o delle patologie invalidanti che riguardano la persona sono, invece, analizzate da un medico legale demandato dalla ASL e, trattandosi di patologie non reversibili, invia il certificato direttamente all’INPS. Nel documento, che prende il nome di certificato SS3 e si trova online, sono indicate sia la sussistenza di invalidità, sia l’eventuale non autosufficienza.

Per completare la richiesta legge 104 di accesso ai benefici è necessario l’invio telematico del modello con il certificato medico e la modulistica legge 104 INPS. A completamento dell’iter di presentazione della domanda, il medico dovrà poi stampare e consegnare al richiedente la ricevuta con il protocollo di invio, che sarà richiesto dall’INPS per poter fissare le visite mediche.

Il termine è di trenta giorni, dopo di che il certificato medico non è più valido.

INPS e legge 104: la verifica dei requisiti

Qualora si volesse verificare la presenza dei requisiti per l’accesso ai benefici della legge 104 è possibile inoltrare un decreto di omologa del tribunale: verrà così attestata la patologia grave e il diritto a rientrate tra i beneficiari della legge 104.

La gravità della patologia, è bene ricordarlo, non prevede che il soggetto necessiti di ricovero in ospedale o di assistenza continuativa. In tali situazioni i diritti garantiti dalla legge 104 decadono.

Se, dopo 45 giorni, dalla presentazione della domanda la certificazione di disabilità non fosse ancora arrivata è possibile richiedere un certificato provvisorio all’ASL di competenza. Il certificato contiene l’attestazione dell’accertamento sanitario della situazione di disagio socio-lavorativo, relazionale e situazionale legato alla patologia. Il medico specialista dell’ASL è, in questo caso, responsabile di tali dichiarazioni e il documento è valido fino all’emissione del certificato definitivo.

Infine, l’INPS chiede che ogni cambiamento o variazione di fatto o di diritto della situazione venga comunicato entro un massimo di 30 giorni.

La visita medica della commissione di accertamento

Una volta inoltrata all’INPS la domanda di legge 104, viene fissata la data per la visita medica da svolgersi presso un centro ASL o al domicilio del disabile. La persona riceverà una raccomandata con data e orario dell’appuntamento, oltre alla possibilità di leggere tali informazioni online assieme a una guida per ogni informazione necessaria.

In caso di necessità o imprevisti è possibile cambiare la data dell’appuntamento a patto di presentarsi entro due convocazioni, pena il decadimento definitivo della richiesta per usufruire della legge 104.

INPS e legge 104: l’ottenimento dei benefici

Quando la procedura qui indicata è andata a buon fine e la situazione di handicap grave o disabilità è confermata, il disabile e i familiari che provvedono alla loro assistenza, accedono a tutti i diritti che la legge 104 INPS stabilisce:

  • Permessi retribuiti pari a 3 giorni al mese;
  • Rifiuto di trasferimento e lavoro notturno;
  • Congedo straordinario retribuito;
  • Agevolazioni fiscali per autoveicoli, sussidi, attrezzature, spese mediche e assistenza personale.

Possono, inoltre, accedere a tali benefici stabiliti dall’INPS sulla base della legge 104:

  • Lavoratori disabili;
  • Genitori naturali, adottivi o affidatari di figlio invalido;
  • Il coniuge o il partner con unione civile;
  • Parenti e affini fino al III grado di familiari con disabilità grave.

INPS: Bonus assistenza disabili

Il lavoratore disabile o chi l’assiste possono ottenere un contributo economico dall’INPS in forma di bonus al fine di coprire le spese ottenute per l’assistenza domiciliare.

Per ottenere questa agevolazione si può scaricare dal sito INPS il bando Home Care Premium per l’assistenza domiciliare ai dipendenti e pensionati pubblici, coniugi, parenti e affini non autosufficienti.

Il bonus prevede l’erogazione di un contributo economico mensile a favore dei soggetti maggiorenni o minorenni disabili e in condizione di non autosufficienza a seguito dell’assunzione di un assistente domiciliare.

Per maggiori informazioni sulle competenze INPS nell’ambito della legge 104 vi invitiamo a visitare il sito www.inps.it.

Per conoscere meglio l’argomento scopri tutte le norme della legge 104

Facebook Twitter WhatsApp Email LinkedIn

5 Risposte

  1. Patrizio
    |

    Buongiorno dott io ho la pensione i.o con 43 di contributi assunto nel 1978 /02 febbraio ,e assisto mia figlia con inv 100/100/ di anni 33 e 104 / io ad giugno dovevo passare la visita di conferma ma non mi hanno chiamato a visita come posso fare per andare in pensione ?Patrizio .

  2. Giuseppe MARRONE
    |

    quanto porteranno un vero adeguamento delle pensioni

  3. Fiorilla Dario
    |

    Io sono andato in pensione con l’ ape social Leg 104 il TFR quando mi sarà liquidato? Grazie anticipatamente attendo una vostra risposta.

  4. antonia
    |

    Buongiorno,
    faccio un esempio:
    dipendente con diritto PL104 per genitore, matura il diritto alla pensione, va in pensione e torna ad essere assunto dalla vecchia azienda, continuerà a mantenere la possibilità di usufruire dei permessi Lg 104 o ne perde il diritto?
    Antonia

  5. ERICA MOSCATI
    |

    La commissione medica hai fini della disabilità, ha rilasciato la diagnosi :
    CEREBROPATIA CONNATALE IN CIECA CIVILE CON RESIDUO VISIVO CIECA VENTESMISTA CARCIROMA DUTTALE INFILTRANTE DELLA MAMMELLA SX G3 CON SECONDARISMI OSSEI IN CT IPOACUSIA CON PROTESI ACUSTICA SX E ANACUSIA DZ,
    Diagnosi ICD) – codice 174 – 369 0.1 388 4.3
    Diagnosi DM 05/02/92 Codice 4005 – 5004 – 9323
    Valutazione: invalido con TOTALe e permanente inabilità lavorativa 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani(L18/80) – Data decorrenza 28-11-2022 – REVISIONE NO
    Posso avere i benefici della legge 104? a chi devo fare domanda? – In attesa di riscontro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *