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Ad Handimatica un videogioco per non vedenti, e non solo

Alla fiera Handimatica, videogioco per non vedenti e non soloNicolas Eymerich, inquisitore: la peste è il nuovo videogioco presentato alla fiera Handimatica sulle tecnologie al servizio della disabilità. Per non vedenti e non solo grazie alla modalità audio-game.

Il gioco è stato sviluppato da TiconBlue seguendo le imprese di Nicolas Eymerich.

Personaggio dei libri di Valerio Evangelisti, descrivendo ambienti ed azioni attraverso un sistema di vocalizzazione, che consente ai non vedenti di muoversi attraverso luoghi e scenari, ed interagendo con enigmi e misteri medioevali.

TiconBlu porta anche “ComeSe“, game in 3D che da una dimostrazione di come i dispositivi digitali possano dare un aiuto a chi ha problemi di dislessia, disgrafia e discalculia.

GuidatuPro invece è un simulatore di guida, utilizzabile non solo attraverso volante, ma anche con controlli a scansione visiva e semplici movimenti della testa.

Impegnato su applicazioni per persone disabili che si basano su interazione cervello-computer, Ausilioteca di Aias Bologna onlus. Con la collaborazione della Fondazione Santa Lucia di Roma, spiega i vari risultati raggiunti dal progetto Tobi.

Come anche i segnali elettroencefalografici, inviati ad un computer, possano essere trasformati in comandi per effettuare diverse azioni. Azioni quali selezionare una lettera su una tastiera o muovere le protesi a stimolazione elettrica di una mano o di un braccio.

Dedicato ai bambini con difficoltà cognitive o di movimento, Roboable è simile ad una bacchetta magica con chip e sistema wi-fi, e permette di muovere personaggi animati sullo schermo. In questo modo si ha anche la possibilità di misurare le capacità manuali ed emozionali dei ragazzi disabili.

Dall’Università di Padova invece, arriva un prototipo di lingua comprensibile a tutti, chiamato “Le lingue accessibili”.

Handimatica inoltre, propone diverse soluzioni per i soggetti non autosufficienti, appoggiandosi alle tecnologie mobili e touchscreen, rivolte anche agli anziani che risiedono in case protette o residenze sanitarie assistite.

Seppur siano “solamente videogiochi” sono un grande innovazione tecnologica al servizio della disabilità. Non pensi?

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