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Arriva quarto alla corsa campestre ma viene escluso perché è disabile

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Ha fatto scalpore a Modena la vicenda di un sedicenne che, arrivato quarto alla gara di corsa campestre nei Giochi studenteschi regionali, si è visto escludere dall’ordine di merito in quanto disabile. La campestre, svoltasi al Parco Ferrari, ha visto la partecipazione di ragazzi normodotati e non.

Dopo una buona performance, il giovane si è classificato al quarto posto, ma gli organizzatori hanno deciso di non premiarlo. A loro avviso, avrebbe dovuto gareggiare nella categoria riservata ai ragazzi con disabilità intellettivo-relazionali (Dir). Il padre del ragazzo ha subito espresso tutta la sua indignazione, e non sono mancate le reazioni anche dal mondo della politica, con interrogazioni in consiglio regionale e con l’invio di una lettera aperta al Coni, alla Fidal e al Ministero da parte dell’assessore allo Sport del Comune di Modena, Antonino Marino.

Sulla vicenda si è espresso anche il Cip, che ha spezzato una lancia in favore degli organizzatori della gara campestre: “Il regolamento dei Giochi studenteschi stabilisce che ognuno possa competere secondo le sue capacità e per questo ci sono classifiche che tengono conto delle diverse disabilità, sarebbe anzi discriminante se non ci fossero. Il ragazzo, studente certificato con ritardo cognitivo, gareggiava proprio in questa categoria: anzi l’ha vinta, dopo essersi aggiudicato anche la fase provinciale, complimenti a lui”, ha dichiarato Gianni Scotti, presidente del Comitato paralimpico dell’Emilia Romagna.

Scotti ha anche bacchettato  il padre del sedicenne: “Ha parlato di ingiustizie. Avrebbe detto le stesse cose se suo figlio non fosse stato un atleta eccellente e, invece di giungere quarto, fosse arrivato ultimo? Bisogna salvaguardare tutti i disabili che tra mille sacrifici scelgono di fare sport, non solo i migliori”.

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