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Abbattimento barriere architettoniche edifici privati

In questo articolo trovi un approfondimento riguardante la normativa per l’accesso ai contributi previsti dalla legge, e come richiedere i contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.
Abbattimento barriere architettoniche edifici privati
Come abbiamo ribadito più volte, parlare di abbattimento barriere architettoniche negli edifici privati significa eliminare ostacoli. Ed altri elementi che impediscono, limitano o rendono difficile l’utilizzo e la fruizione dello spazio.

Le barriere architettoniche edifici privati, inoltre, limitano gli spostamenti alle persone diversamente abili. A chi si trova in una situazione di limitata capacità motoria o sensoriale e delle persone che, per età ed eventi occasionali, si trovano in una situazione che limita il normale utilizzo degli spazi.

La legge barriere architettoniche negli edifici privati e, più in generale, la normativa nazionale in tema di superamento barriere architettoniche si fonda su quanto previsto dalla Legge 13/1989 fino ad arrivare al D.P.R 380/2001. Ovvero il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia.

Possiamo dire, senza entrare nel dettaglio della normativa e della legge barriere architettoniche, che la situazione attuale prevede che tutti gli edifici esistenti, pubblici e privati, siano tenuti all’applicazione di norme precise per il superamento delle barriere architettoniche. Anche se la situazione è molto diversa a seconda che si tratti di un edificio pubblico o di un edificio privato. Vediamo ora i principali interventi per l’eliminazione barriere architettoniche negli edifici privati.

Parti comuni di edifici privati

La situazione più frequente, quando ci si riferisce all’argomento abbattimento barriere architettoniche edifici privati, è quella in cui la persona con disabilità si trova a vivere in un condominio realizzato prima del 1989. In particolare l’ostacolo e la barriera architettonica più comune in questo caso è la presenza di scale. Che rendono difficile l’accesso al condominio da parte di chi ha problemi di deambulazione.

Si tratta di un caso di facile risoluzione. Grazie all’installazione di un montascale. Uno degli ausili più utilizzati per il superamento barriere architettoniche edifici privati. Dato che può essere montato anche in un momento successivo alla costruzione dell’edificio.

Il montascale a poltroncina, in particolare, è un impianto per il sollevamento costituito da una poltroncina agganciata a una guida. Poltroncina che può percorrere percorsi diritti o curvilinei. Una valida alternativa al montascale e una buona soluzione per eliminare le barriere architettoniche negli edifici privati è la piattaforma elevatrice. Adatta a trasportare la persona in piedi od in carrozzina.

Per quanto riguarda, poi, l’attuazione di tali interventi a livello condominiale, la legge per le barriere architettoniche negli edifici privati prevede che tutte le installazioni degli ausili a misura di disabile siano approvate dall’assemblea di condominio.

Qualora, tuttavia, non si ottenga la delibera per l’attuazione degli interventi entro tre mesi dalla richiesta scritta, la persona disabile o anziana potrà installare a sue spese il servoscala. Il montascale o la piattaforma elevatrice. Ma, anche modificare l’ampiezza della porta d’ingresso per facilitare l’accesso all’edificio privato.

Abbattimento delle barriere architettoniche in casa

Oltre all’installazione di montascale e piattaforme elevatrici, l’abbattimento barriere architettoniche edificio privato prevede una serie di interventi per rendere l’abitazione vivibile in piena autonomia da tutti.

Ad esempio, per rendere il bagno di casa adatto alla persona disabile sarà sufficiente togliere il bidet e sostituire la doccia con la vasca. Tenendo bene a mente che per accostare la carrozzina al WC è necessario uno spazio di 1m dall’asse dei sanitari. Inoltre, per facilitare i movimenti e gli spostamenti della carrozzina, il bagno deve avere almeno 140cm di diametro.

Nella scelta dei sanitari, inoltre, si consiglia di scegliere i modelli sospesi e si consiglia di installare il piatto doccia a filo pavimento. Includendo nel box doccia anche un sedile ribaltabile, maniglioni e impugnature di sicurezza. Dotando il bagno anche di un campanello di emergenza con cordicella, da posizionare nelle vicinanze del WC.

Contributi per il superamento barriere architettoniche

La legge 13/1989 è la principale fonte normativa per il superamento barriere architettoniche negli edifici privati e prevede anche la concessione di contributi per interventi. Interventi per il superamento delle barriere architettoniche su immobili privati già esistenti. In cui vivono persone con disabilità e limiti funzionali permanenti a carattere motorio oltre che persone non vedenti.

Entro il 1 marzo di ogni anno la domanda di contributo deve essere presentata al sindaco del Comune in cui è situato l’immobile dal disabile stesso o da chi esercita la patria potestà, allegando i seguenti documenti:

  • Descrizione sommaria degli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e della spesa prevista;
  • Certificato medico in carta semplice che attesti la situazione di disabilità, le patologie e le difficoltà di movimento;
  • Autocertificazione che indica il luogo dell’immobile oggetto degli interventi e gli ostacoli per il disabile dovuti alla presenza di barriere architettoniche e altri ostacoli.

Nell’assegnazione dei contributi per l’eliminazione barriere architettoniche negli edifici privati avranno la precedenza gli invalidi totali riconosciuti dalla ASL di competenza, a patto di allegare alla richiesta di contributo anche la relativa certificazione d’invalidità al 100% rilasciata dalla commissione medica presso la ASL.

Infine, il disabile che fa domanda per accedere ai contributi deve dichiarare che gli interventi in oggetto non siano già stati realizzati o in corso di esecuzione, E, ancora, che per le stesse opere di abbattimento barriere architettoniche edifici privati non si siano già ottenuti altri contributi.

Concludiamo questo approfondimento sulle barriere architettoniche negli edifici privati segnalando che i contributi possono essere concessi per le opere realizzate:

  • Su parti comuni dell’edificio privato, ad esempio la rampa di scale su cui si andrà a installare il montascale;
  • Porzioni o singoli immobili di proprietà o godimento del disabile.

Inoltre, il contributo potrà essere assegnato per una singola opera o una serie di opere funzionalmente connesse. Come, ad esempio, la rimozione delle barriere architettoniche da un portone troppo stretto e con scale, che ne impediscono l’accesso a un soggetto non deambulante.

Oltre al contributo legge 13, sulla spesa sostenuta per l’abbattimento delle barriere architettoniche può essere fatto valere anche un altro importante beneficio economico. Sarà possibile infatti fruire di una detrazione Irpef pari al 50% della spesa sostenuta. Detrazione da far valere in 10 anni in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Se volessi abbattere le barriere architettoniche nella tua abitazione o nel tuo edificio privato che non sia l’abitazione contattaci ora. Un nostro consulente effettuerà un sopralluogo gratuito e ti farà un preventivo su misura dell’edificio e delle tue necessità.

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14 Risposte

  1. Fabiana
    |

    Grazie delle molte informazioni di questo articolo , dovremmo tutti progettare le case in questa maniera , ( per alcuni parametri magari già con il costruttore) nella società in cui viviamo dovremmo essere sempre previdenti sia per le persone con delle disabilità fin dalla nascita che per aiutare anche gli anziani

  2. Filippo
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    articolo molto utile!

  3. Anna
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    Articolo molto interessante!
    Finalmente mi è chiaro come gestire tutti gli spazi della casa, ma soprattutto come chiedere agevolazioni fiscali ed il contributo e come calcolarlo!

  4. Grace
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    Grazie! Un articolo davvero interessante ed utile per tutti: chi vive in casa ma anche chi accoglie persone con disabilità.

  5. Carlo
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    Recentemente abbiamo ristrutturato la casa dove vive mia madre: al momento non ne ha l’esigenza, ma già abbiamo rivisto i passaggi in modo che un’eventuale carrozzina possa passare senza difficoltà, soprattutto in bagno.
    Per le altre stanze, essendo comunque ampie a sufficienza, potremo provvedere a modificare l’arredo qualora se ne manifestasse l’esigenza.
    Altro accorgimento è stata l’installazione di una piattaforma elevatrice – una sorta di ascensore – in cui potesse passare una carrozzina, ma che risulta comunque utile fin d’ora per trasportare la spesa ed altri carichi più pesanti dal piano terra al primo piano.

    Una domanda: la detrazione fiscale relativa all’IRPEF per l’abbattimento delle barriere architettoniche si può richiedere anche in caso non ci sia una persona invalida in casa?

  6. Aldo
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    Buongiorno Carlo,
    la detrazione Irpef non è vincolata alla presenza di un disabile in casa, è destinata al tipo di intervento effettuato.
    Per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche si può usufruire della detrazione fiscale, troverà una pratica guida a questa pagina delle agevolazioni fiscali del nostro sito.

    In quella pagina è possibile scaricare anche la guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate dove si trovano le informazioni su tutte le agevolazioni fiscali per le persone disabili.

  7. Marco
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    Bell’articolo. Approfondito e chiaro. Bravo l’autore e grazie.

  8. Silvio Toninelli
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    Grazie Andrea, trovo il tuo articolo molto utile e interessante. Credo che ogni sforzo compiuto per creare un mondo senza muri e senza barriere sia un passo avanti dell’umanità.

  9. Flora
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    Articolo molto interessante: si scrive tanto sul tema ma non ne avevo mai letto uno che fosse così dettagliato. Spero di ricordarmi di tenerlo in forte considerazione quando, finalmente, riuscirò a comprare casa ed arredarla su misura per le mie esigenze!

  10. Alessandro
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    interessante davvero e preciso….almeno abbiamo imparato qualcosa :).

  11. Celeste
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    Non posso che rallegrarmi per questa esaustiva informazione che aiuterà sicuramente tutte quelle persone che si trovano ad affrontare ogni giorno le varie difficoltà.
    Un grazie a te Andrea

  12. Andrea
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    Un articolo molto interessante e che da molte informazioni utili per chi si trova in una situazione famigliare in cui può essere presente una persona affetta da un problema di disabilità motoria e utile anche per tutti coloro che un giorno sperando non accada possano trovarsi in una situazione simile .Grazie mille per le importanti informazioni

  13. lavinia francesconi
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    se il disabile per basso reddito non fa il 730 come può prendere il rimborso del 50%?

  14. FOLLO PATRIZIA
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    CAUSA HANDICAP DEVO REALIZZARE UN ASCENSORE PER RAGGIUNGERE IL MIO SECONDO PIANO DI UN VILLINO PRIVATO. TRE PARTI ESTREME DI CIRCA 40 CM. Di TRE BARCONI IMPEDISCONO CHE L’ASCENSORE POSSA ESSERE APPOGGIATO A PARETE. IO I DUE MIEI BALCONI LI POSSO RIDURRE MENTRE IL PROPRIETARIO DEL BALCONE AL PIANO RIALZATO SI RIFIUTA DI CEDERE LA SUA PARTE DI BALCONE. DI FATTO AD IMPEDIRMI DI POTER SALIRE AL SECONDO PIANO CON HANDICAP. MIO MARITO HA LA 104 ED IO PROTESI ANCA CON PROGRAMMA DI SECONDA PROTESI ALTA GAMBA.
    GRAZIE SALUTI

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