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Agevolazioni sulla bolletta Enel con la legge 104

Esistono agevolazioni legge 104 Enel per i disabili?

Volendo rispondere direttamente a questa domanda si dovrebbe affermare che la legge 104 purtroppo non ha previsto nessun tipo di agevolazione per il consumo di energia elettrica, anche se utilizzata per le esigenze delle persone disabili.

Questo vuoto è stato però riempito da una (Arera), la n. 350/2012 del 2 agosto 2012. La deliberazione dell’Arera ha introdotto, per gli aventi diritto alle agevolazioni previste dalla legge 104, la possibilità di richiedere un contributo per il pagamento della bolletta elettrica.

La disposizione, entrata in vigore dal 1 gennaio 2013, ha lo scopo di ovviare ad una carenza in materia della legge 104 92, in quanto la stessa non prevedeva nessun tipo di beneficio per il pagamento della bolletta Enel.
Agevolazioni Enel secondo la legge 104


Che cosa sono le agevolazioni legge 104 Enel

Oltre alle agevolazioni fiscali di cui vi abbiamo già parlato, come quelle riguardanti la detrazione Irpef per l’acquisto dell’auto o l’esenzione dal pagamento del bollo auto, esiste un altro contributo al quale hanno diritto i disabili gravi.
Si tratta delle agevolazioni legge 104 Enel, un bonus richiedibile al proprio comune di residenza presentando apposita domanda corredata di una serie di documenti specifici di cui parleremo più avanti.

Prima, però, cerchiamo di capire di cosa si tratta esattamente e quali sono i requisiti necessari per poter ottenere queste agevolazioni per le utenze domestiche.

L’introduzione del bonus sulla bolletta elettrica, è derivata dalla consapevolezza che, in caso di handicap grave, si rende necessario l’utilizzo di una serie di dispositivi ed attrezzature elettriche. Questi dispositivi con funzioni terapeutiche o salvavita sono collegati all’utenza domestica nell’abitazione dell’assistito.

Il bonus deliberato dall’Autorità per l’energia, ha lo scopo di contribuire ai costi per l’energia elettrica consumata da questi apparecchi elettromedicali. Questi apparecchi, in base al numero ed all’utilizzo che ne viene fatto, possono incidere in maniera rilevante sul consumo di energia e quindi sulla bolletta elettrica.

Per queste ragioni, sopratutto per le finalità, le contribuzioni vengono denominate anche impropriamente agevolazioni legge 104 Enel.


Chi può richiedere le agevolazioni Enel della Legge 104

Ecco perché il requisito fondamentale per avere diritto a questo beneficio, è che all’interno del nucleo familiare sia presente un malato con handicap grave che utilizzi macchinari elettromedicali salvavita. E’ bene sapere che ai fini dell’ottenimento delle agevolazioni bollette Enel legge 104, il reddito familiare non è di alcuna rilevanza.

Se avete già richiesto, o volete invece fare domanda per il >bonus cosiddetto di “disagio economico“, di cui parleremo più avanti, avete comunque diritto a richiedere anche quello per disagio fisico. In quanto i due contributi sono cumulabili.

Bisogna specificare, che questo beneficio, viene concesso solo a chi ha la certificazione legge 104. È richiedibile da tutti gli intestatari di un contratto di energia elettrica che ne abbiano i requisiti, siano essi clienti del servizio di maggior tutela o del mercato libero, e che il bonus ha totale e gratuita portabilità.

Ciò significa che il contributo non decade e non è necessario ripresentare la domanda nel caso in cui si decida di cambiare fornitore.


Agevolazioni bollette Enel Legge 104: per quali macchinari?

Il secondo requisito è quello dei macchinari utilizzati. Esiste, infatti una specifica lista, contenuta nell’A del DM Gennaio, all’interno della quale sono indicati tutti i macchinari elettromedicali considerati salvavita. Solo l’utilizzo di dispositivi contenuti in questo elenco dà diritto a richiedere le agevolazioni legge 104 Enel.

Riassumiamo qui le categorie principali:

  • Apparecchiature che supportano la funzione cardio-respiratoria (ad esempio ventilatori polmonari, oppure polmoni d’acciaio concentratori di ossigeno, ecc.);
  • Apparecchi che supportano la funzione renale (apparecchiature necessarie per la dialisi, l’emodialisi,ecc.);
  • Apparecchiature di supporto alla funzione alimentare e attività di somministrazione (pompe d’infusione, ecc.);
  • Dispositivi per prevenire e per curare le piaghe da decubito (tra cui materassi antidecubito, ecc.);
  • Mezzi destinati al trasporto e ausili per sollevamento disabili (carrozzine elettriche, sollevatori mobili, sollevatori fissi, ecc.).

Tra questi ultimi non rientrano i dispositivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Come impianti servoscala, montascale, e piattaforme elevatrici. In quanto il loro utilizzo non è esclusivo dei disabili gravi. Si tratta, inoltre, di apparecchiature con un consumo di energia elettrica esiguo.


Agevolazioni Enel Legge 104 per le utenze domestiche: Come fare domanda?

In genere, per poter richiedere il contributo per la bolletta dell’energia elettrica, è necessario che il titolare del contratto di fornitura del nucleo familiare in cui risiede la persona con handicap grave, si rechi al proprio Comune di residenza, presentando la domanda specifica. Corredata dei documenti necessari. In alcuni comuni è possibile farne richiesta anche presso i CAF delegati.

Non necessariamente il contratto dovrà essere intestato alla persona disabile, si ha diritto all’agevolazione anche se intestato ad un familiare. In ogni caso non saranno concessi più bonus per la stessa persona con disabilità per due differenti contratti.

Il bonus potrà essere raddoppiato nel caso in cui nello stesso nucleo familiare, siano presenti due persone con gravi condizioni che comportino l’uso di apparecchiature salvavita.

Oltre al modulo apposito, che puoi trovare qui, per completare la domanda è necessario presentare:

  • Un certificato ASL che attesti:

– La situazione di grave condizione di salute. Se esistente la certificazione legge 104 che comprova l’handicap grave.
– La necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale;
– L’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata;

  • Il documento di identità e il codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente;
  • La certificazione che attesti il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero;

Quest’ultimo punto è molto importante, in quanto all’interno della deliberazione si specifica la suddivisione del contributo in fasce, divise per effettivo consumo elettrico. Calcolato prendendo in considerazione numero di macchinari presenti all’interno dell’abitazione ed alla loro intensità di utilizzo. Questo significa che il contributo aumenta in base alla spesa effettivamente sostenuta in bolletta.

Per la compilazione del modulo di domanda è, inoltre, necessario indicare il codice POD della fornitura, oltre alla potenza impegnata o disponibile. Entrambe le informazioni sono indicate in ognuna delle vostre bollette.


Bonus per disagio fisico e disagio economico

Come accennato in precedenza, oltre al bonus per il disagio fisico, esiste un altro tipo di agevolazione: quella per il disagio economico. Possono farne richiesta tutti gli intestatari di utenze domestiche in possesso di regolare contratto per la fornitura di energia elettrica con i seguenti requisiti:

  • Il Nucleo familiare deve avere un indicatore ISEE inferiore a 8.107,5 euro;
  • Il nucleo familiare con oltre 3 figli a carico che abbia un indicatore ISEE che non supera i 20.000 euro.

Il contributo per il disagio economico, al contrario di quello per il disagio fisico, può essere richiesto sia per la bolletta dell’energia elettrica che per quella del gas.

Ultimo punto importante, gli aventi diritto alle agevolazioni possono richiedere entrambi i contributi contemporaneamente o anche successivamente, in quanto la concessione di uno non esclude o impedisce quella dell’altro.


Per approfondire la legge quadro per la disabilità, visita la pagina della legge 104 aggiornata


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2 Risposte

  1. cesare rossi
    |

    Sono costretto a usare un ventilatore polmonare dal consumo di oltre 500W, pe runa durata di 14 ore al giorno con un consumo annuo di circa 3000 kw . Tale consumo viene calcolato su un contatore della potenza di 3 KW non residenziale .In questo caso si ha diritto a un bonus di meno di 300 € , però, in effetti si vengono a spendere circa 900 € . Possibile che non ci siano altre forme per potere recuperare tale divario ?

  2. Aldo
    |

    Buongiorno Cesare,

    la destinazione del bonus per l’energia consumata da dispositivi elettromedicali salvavita, è stata introdotta dal Ministero dello Sviluppo Economico con il Decreto 28 dicembre 2007.
    Nel Decreto in questione il legislatore ha stabilito che il bonus spetta per la sola abitazione di residenza degli aventi diritto.

    Questo perché si presuppone che i consumi per questa tipologia di apparecchiature avvengano nell’abitazione dove uno risiede.
    Vista l’entità della spesa annuale indicata potrebbe valutare l’idea di cambiare la residenza, sempre che vi sia la convenienza.

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